18 Mag Nasce il Premio “Armando Piccini” per avvicinare i giovani alla tradizione orafa
Un concorso di design del gioiello per avvicinare i giovani alle antiche botteghe orafe e formare nuove maestranze. Nasce così la prima edizione del Premio ‘Armando Piccini – Heritage for the future’, promosso e realizzato dalla Maison fiorentina di alta gioielleria Fratelli Piccini con il fondamentale supporto di OMA – Osservatorio Mestieri d’Arte e di LAO, Le Arti Orafe Jewellery School.
Il concorso è stato presentato alla stampa questa mattina in occasione di ‘Artigianato e Palazzo’, al Giardino Corsini, a Firenze, e vuole essere un’occasione per affrontare il tema del rinnovo generazionale nel comparto orafo, in cui mancano sempre più competenze artigiane specifiche. Per questo sono in palio tre corsi di formazione presso LAO, Le Arti Orafe Jewellery School, al termine dei quali sono previsti dei tirocini trimestrali presso aziende orafe artigiane. Le iscrizioni saranno aperte a partire dal 21 maggio fino al 30 novembre. Alla presentazione sono intervenuti Cecilia De Re, Assessore alle attività produttive del Comune di Firenze; Luciano Barsotti, Presidente dell’Associazione OMA; Laura Piccini, Presidente Fratelli Piccini SpA; Elisa Tozzi Piccini, AD della Fratelli Piccini SpA; Giò Carbone, Direttore LAO – Le Arti Orafe Jewellery School
L’idea del concorso nasce dalla ricorrenza dei 115 anni dell’azienda Fratelli Piccini SpA, storica azienda italiana di alta gioielleria, l’ultima ad avere ancora oggi un laboratorio orafo operativo sul Ponte Vecchio. E dalle difficoltà riscontrate dalla stessa azienda nel reperire giovani maestranze capaci di lavorare in questo settore e portare avanti l’antica tradizione orafa famosa ed apprezzata in tutto il mondo. Il Concorso è aperto a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, in possesso di diploma di scuola superiore, che potranno dimostrare la loro creatività e identità artistica attraverso il disegno di un gioiello.
Il tema è la reinterpretazione di uno dei gioielli del trittico noto come ‘Leggerezza‘, spille a forma di colibrì disegnate e realizzate dal pluripremiato artista orafo Armando Piccini, che a soli 22 anni si aggiudicò il primo premio alla ‘Biennale di Venezia’ del 1936 con quattordici gemme incise a mano, esposte oggi presso il Museo ‘Il Tesoro dei Granduchi’ a Palazzo Pitti, oltre a due International Diamond Award a New York e Buenos Aires.
I disegni dovranno distinguersi per creatività, abilità tecnica, identità, stile e vestibilità. Il primo classificato al concorso avrà diritto a un premio del valore di 13.000 euro, che verrà erogato tramite il riconoscimento della copertura delle spese di frequentazione di un corso pratico-teorico annuale di 900 ore in Oreficeria. Inoltre il disegno del vincitore sarà realizzato dagli orafi della Maison Fratelli Piccini e parteciperà all’esposizione realizzata in occasione di PREZIOSA 2019 – Florence Jewellery Week, evento organizzato da LAO, Le Arti Orafe Jewellery School.
Successivamente, rimarrà in esposizione presso l’atelier Fratelli Piccini per due mesi dalla conclusione della manifestazione. Il secondo classificato avrà diritto ad un premio del valore di 9.000 euro, che verrà erogato tramite il riconoscimento della copertura delle spese di frequentazione di un corso pratico-teorico annuale di 700 ore in Disegno del Gioiello. I corsi si terranno presso la sede di Via dei Serragli di LAO, Le Arti Orafe Jewellery School, finanziati dalla scuola stessa e dai Fratelli Piccini.
Un ulteriore premio speciale sarà assegnato da Elisa Tozzi Piccini al partecipante che riterrà personalmente più meritevole con un premio del valore di 4.200 euro che verrà erogato tramite il riconoscimento della copertura delle spese di frequentazione di un corso pratico semestrale di 300 ore di incisione su lastra, anche questo presso LAO, Le Arti Orafe Jewellery School.
Infine, al termine dei tre corsi di formazione, è previsto per tutti i vincitori un tirocinio trimestrale presso un’azienda orafa artigiana, in linea con le indicazioni del progetto Giovani Sì, organizzato e promosso da OMA.
Per partecipare al concorso bisogna iscriversi al Premio Armando Piccini attraverso il sito www.armandopiccini.it.
“Questo concorso segna un ulteriore sfida che abbiamo accolto con la nostra Associazione per far emergere abilità e competenze di artigianato artistico – ha detto Luciano Barsotti, presidente di OMA -. Siamo onorati che una Maison artigiana di tale prestigio come la Fratelli Piccini sia di supporto ai giovani e investa in iniziative che mirano alla trasmissione del sapere artigiano”
“E’ per noi di famiglia una sorta di ritorno alle origini – dichiara Elisa Tozzi Piccini, amministratore delegato della Fratelli Piccini Spa – a quando nel laboratorio mio zio Armando insegnava e tramandava i principi dell’arte orafa, le più raffinate tecniche di manifattura, l’incisione e l’incassatura. Questo premio, in un mondo che sta lentamente tornando alla ricerca dell’essenza e del vero valore delle cose, della unicità e della eccellenza reale, tangibile, del fatto su misura, vuole spronare i giovani appassionati di design, di oreficeria e di gioielleria ad abbracciare questo meraviglioso mondo. Con passione, con dedizione, abbracciando un’eredità senza uguali per costruire un brillante futuro. Sporcandosi le mani. Perché è da questi principi che nascono gli artigiani e gli artisti migliori, capaci di emergere e far emozionare.”
Il fondatore di LAO-Le Arti Orafe Jewellery School, Giò Carbone ha aggiunto: “Il concorso immaginato da Elisa Tozzi Piccini è una bellissima occasione per gli studenti degli istituti d’arte, che potranno esercitare la loro creatività nella progettazione di un gioiello contemporaneo partendo da un tema tradizionale. La nostra scuola è lieta di contribuire a questo progetto in sintonia con la nostra filosofia: frequentare la contemporaneità senza tralasciare il nostro patrimonio tradizionale. In bocca al lupo a tutti i partecipanti: saremo lieti di accogliere i vincitori del concorso nei nostri corsi di specializzazione, grazie alle borse di studio in palio”.
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